Che brutta parola SALDI
a me la parola saldi non piace neanche un po'...
non sono una che va a caccia di saldi, forse perché non mi piace l’idea di accumulare mille cose diverse solo perché costano poco e preferisco canalizzare risorse in pochi pezzi unici, quando ne ho voglia e ne sento il bisogno. Ovviamente nel bisogno non c’è nessuna logica, in quanto soggettivo e non dettato dal numero di capi o di scarpe nell’armadio; “un armadio pieno di vestiti e non avere nulla da mettersi” l’abbiamo pensato tutte, ed un numero molto più vicino a 52 in un anno che 1 in una vita.Non mi faccio travolgere dalla malsana idea di comprare qualsiasi cosa, solo perché vedo il prezzo sbarrato, con la triste conseguenza di pentirmi appena appoggiati i sacchetti sulla porta di casa. Vado invece alla ricerca di quel pezzo unico, che non sempre trovo, ma di cui poi sono estremamente felice, (perché unico e non già visto, condito con qualche salsa diversa), perché riesce a darmi quel tocco in più che mi mancava.
Per questo ho deciso di non sparare saldi flat su tutti i prodotti, ma incentivare l’acquisto delle indecise su alcuni pezzi, per far spazio poi in primavera alle novità. Oggetto del desiderio diventano le sciarpe ed alcuni modelli di borse … ed oltre ad incentivarli, ho pensato potesse essere una buona idea suggerirvi anche come abbinarli.
Io mi lascio ispirare da tutto, non solo dai giornali e dalle icone di un tempo, ma anche dalle persone che vedo per strada, dalla nuova serie TV nella to do list … no non LUPIN, intendevo THE UNDOING ), ma anche dalla per me intramontabile Carrie Bradshaw “ i miei soldi li voglio la dove li posso vedere, tutti appesi nel mio armadio”. E poi oso, oso, oso perché mi piace sperimentare, riportando alla luce la mia anima rock da gonna in tulle e anfibi, sotto minuti cardigan bon ton e cappotti sartoriali.
Cosa consiglio a voi: sciarpe… perché non sentivo questo freddo da quasi 6 lustri, quando facevo la fila fuori dalla discoteca senza giacca per non utilizzare il guardaroba. Le sciarpe completano qualsiasi look (le mie poi ancora di più), da utilizzare anche in casa sopra il pantalone a sigaretta e un maglioncino morbido, mentre siete in smart working o vi godete caffè e giornale il sabato mattina, o in sostituzione del collo nel cappotto over, per affrontare lo 0° di questi giorni.
E poi le borse, vintage, uniche, fatte a mano, una diversa dall’altra, da abbinare con un pizzico di irriverenza, sdoganando il fatto che ci voglia un’occasione particolare, da portare con i jeans e il maglione over, con lo chemisier e gli stivali o la giacca dal taglio maschile.
Per cui via libera alla vostra fantasia, perché poi ognuna deve fare il proprio, cercare, perché stimola sempre la mente e ci tiene attive e poi trovare quello che più aggrada, perché allieta il cuore ... e adesso godetevi lo shopping e quella tazza di te che vi siete preparate e si sta raffreddando.